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AVVERTIMENTO.

Parmi, che a queste Prose e Poesie Campestri possa venir dietro senza sconvenevolezza una Dissertazione su i Giardini Inglesi; tanto più, che nella terza, e nella quinta delle Prose qualche cosa di tali Giardini si dice. E siccome nella Dissertazione si recano in mezzo alcune regole non ricevute comunemente tra noi, e che ad alcuni sembreranno troppo rigorose, piacemi ancora di notar qui, ch'io non rimango per questo d'ammirar quelle ville, che a ragione son rinomate, benchè osservate in esse non siensi le regole sopraddette.

DISSERTAZIONE.

Un giardino, scrive Bacone di Verula

mio, è il più puro de' nostri piaceri, e il ristoro maggiore de' nostri spiriti, e senza esso le fabbriche ed i palagi altro non sono, che rozze opere manuali: di fatto si vede sempre, che ove il secolo perviene al ripulimento ed all'eleganza, gli uomini si danno prima a fabbricare sontuosamente, e poi a disegnar giardini garbatamente, come se quest'arte fosse ciò che havvi

di più perfetto. Così Bacone *. L'Italia, al risorgere delle lettere e delle belle arti, fu la prima a coltivare, come gli altri studj, quello ancora delle amenità villerecce ma convien confessare, che ora molte nazioni nell' amore ci vincono e nella cura di queste tranquille, ed erudite delizie, e che l'Inghilterra è nelle medesime la maestra delle nazioni tutte.

Non è così facile il dare un' idea veramente giusta ed esatta de' giardini Inglesi, perchè quest' arte venne perfezionata di

* A garden is the purest of human pleasures; it is the greatest refreshement to the spirits of man, without which building and palaces are but gross handy-works. And a man shall ever see that when ages grow to civility and elegance, men come to building stately, sooner than to garden finely: as gardening were the greatest perfection. Verulam. Of Gardens.

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