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È verissimo che a porporzione, che altri penetra addentro le ragioni d' un'arte, quelle bellezze giunge a scoprire, che prima non vide; ma il piacere da queste recondite bellezze causato, comechè grande, quanto nondimeno è men vivo di quello dalle prime osservazioni allora prodotto, che l'arte stessa ci venne su i sensi e su l'animo ancor tutta nuova ! Dicasi lo stesso di quelle prime occhiate nei secreti della natura, e di quel primo sapere d' un nuovo Mondo, all'intelletto sì bello, sotto la corteccia del Mondo esteriore sì bello agli occhi: una scienza maggiore lusingherà più l'amor proprio, ma quella prima ci commuove, ci agita, ci trasporta.

Nel tempo stesso che lo spirito discuopre un nuovo Mondo fisico, il cuore, tanto più facile a risentirsi quanto è ancora più intatto, discuopre un nuovo Mondo morale in que' suoi primi risalti sconosciuti ancora, in quelle sue vibrazioni generali per anche e indeterminate, ma che ci an

nunziano una futura felicità, confusamente, sì, ma non però tanto, che tale annunzio non ci riempia subito con anticipazione cortese d'una straordinaria dolcezza. I piaceri di queste sensazioni, che furono allora sì grati, grati non poco seguono ad essere a chi ruminandoli, per così dire, nella memoria, giunge in qualche modo a risuscitarli, e a dar loro una nuova esistenza.

Quindi accade assai facilmente che i moti del nostro cuore s' indirizzino verso un particolare oggetto: e a non parlar che dell'amicizia; che tempi quelli non sono, quando tra per que' primi bisogni d' un cuor vergine, e pien di vigore e di vita, e per l'inesperienza degli uomini, e la consolante fiducia, che ne risulta, tu t'abbandoni subito a' tuoi sentimenti, e lasci correre l'anima tua, e ad un' anima conforme e sorella, o creduta tale, stringersi ed abbracciarsi? La ricordazion de' quai sentimenti non si può dire quanto piacevolė

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ci riesca, come tale pur ci riesce quella di altri più teneri e più squisiti, ove da rimorsi accompagnata non sia; ricordazione piena d'una dolce melanconia, di leucocolia, ch'è come dire d'una bianca tristezza.

Ah! sì, viene un tempo, nel quale più che il sentir nuovi affetti, giova contentarsi della rimembranza di quelli, che abbiam sentito. Ragionamenti, letture, espansioni di cuore, rimproveri dolci, innocenti scherzi, piaceri dell' anima, momenti felici e rapidi, no, io non v' ho interamente perduto. Voi nascete di nuovo, nella mia memoria, nascete scompagnati da tutto ciò, che in parte allora potea turbarvi, e meco restando quanto a me piace, se la vivezza del diletto è minore, maggior n'è la schiettezza e stabilità.

Così pur giova riguardo ai piaceri dello spirito, cioè alla meditazione e allo studio, contentarsi di quel bene, che un certo disinganno anche in tal punto ci lascia gustare. Voglio dire, che non si dee far

conto grande dell' umana gloriuzza, e di quella lode, di cui nulla v'ha di più vano, di più incerto, di più ciecamente o ingiustamente distribuito; ed anche temperar la sete del sapere, considerando che, sebben non poche verità si lascino da noi vedere, i filosofi tuttavia non mantengon sempre le lor belle promesse, e che, e che, malgrado de' lodevoli loro sforzi, siamo ancor dopo tanti secoli a viver costretti di probabilità è verisimiglianza. Ma restan con tutto ciò ragioni bastevoli per coltivar gli studj in tutta la vita, cioè il desiderio di migliorare noi stessi, una curiosità discreta e tranquilla, e quel piacere che risulta sempre o dalla contemplazione d'un vero, o dal sentimento del bello.

templa serena,

Despicere unde queas alios, passimque videre Errare, atque viam palanteis quærere vitæ. LUCREZIO 1. II. v. 8.

La casa, ch'io abito, s'appoggia ad una

collina, la quale ha il nome di san Leonardo dalla chiesa di questo, ed abitazione già di Monaci Lateranensi, che siede su l'alto. Bella catena di colli dalla parte destra, che dagl' insulti difendono della tramontana: a sinistra, o sia a mezzogior

vedesi la città, ed in faccia una pianura vastissima con l'Adige per mezzo che la divide, e montagne azzurre nel fondo, dietro le quali cade il Sole, che a tergo mi sorge. Questi colli parte son coltivati, ed a maraviglia, parte, come petrosi, non possono essere. Quindi varietà di scene; scorgendosi fianchi squarciati dai lavori delle cave, e nude pendici solamente ospitali alle capre, e vicino ridentissime.

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